Viene beccato sull’isola di Ischia in compagnia di un soggetto con a carico pregiudizi per uso di sostanza stupefacente e gli viene revocato il porto d’armi. È successo ad un uomo residente nella Provincia di Caserta che ha proposto ricorso al Tar contro il Ministero dell’Interno per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento del Prefetto della Provincia di Caserta con il quale è stato decretato il divieto al ricorrente di detenere armi, munizioni e materie esplodenti; di tutti gli atti pregressi, presupposti e consequenziali. All’uomo è stato revocato il porto d’armi per la sua inaffidabilità nell’uso delle armi perché si sarebbe reso responsabile di un sinistro stradale sotto l’influenza dell’alcool; perché pizzicato con della marijuana confezionata in dosi e perché il 29 dicembre 2015 era stato controllato nella città di Ischia in compagnia di un soggetto con a carico pregiudizi per uso di sostanza stupefacente.
L’uomo ha posto in essere il ricorso per «l’illegittimità del provvedimento per carenza assoluta di istruttoria e di motivazione, anche in relazione alle controdeduzioni formulate all’esito della comunicazione di avvio del procedimento, in relazione alle quali l’Amministrazione nulla aveva esternato in ordine alle ragioni di irrilevanza ai fini di una decisione di segno diverso». Per il ricorrente «Del tutto irrilevante sarebbe inoltre, il controllo effettuato ad Ischia unitamente ad un soggetto annoverante precedenti di polizia, trattandosi di un dipendente della stessa ditta per cui lavorava esso ricorrente ed essendo stato il controllo effettuato all’atto della consegna di alcuni mobili per conto della medesima ditta».
Ma per i giudici amministrativi «le censure articolate nel ricorso sono fondate, in quanto nel caso concreto i provvedimenti gravati non risultano supportati da una congrua valutazione degli elementi fattuali, già sopra indicati, che, ad avviso del Collegio, ai fini in esame, non appaiono idonei a giustificare il giudizio di inaffidabilità espresso dalla resistente Amministrazione». Per questo il giudizio è stato accolto con il conseguente annullamento del provvedimento (Il Golfo 24).