Dopo l’aumento degli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica in provincia di Trento, il consigliere Nerio Giovanazzi si è rivolto alla Giunta Provinciale per chiedere nuovi risarcimenti in favore degli automobilisti. Secondo una legge del 1991, poi abrogata dalla Finanziaria del 2015, la Provincia Autonoma corrispondeva più che altro un indennizzo: ora l’ente locale non risarcirà più gli automobilisti coinvolti in incidenti con cinghiali, caprioli, camosci e cervi.
C’è però da dire il rimborso totale ci sarà in caso di responsabilità dell’amministrazione, una colpa che deve essere provata dall’automobilista danneggiato, come previsto dall’articolo 2043 del Codice Civile. La provincia trentina ha già determinato in modo obiettivo quanto è denso il fenomeno degli investimenti di ungulati, di conseguenza non si interviene mai dopo segnalazioni che non sono riscontrabili con dati oggettivi. Il consigliere Giovanazzi, inoltre, ha voluto sapere quali sono i tratti stradali in cui sono installati i catarifrangenti per ungulati, il cui costo (comprensivo della segnaletica luminosa) è di circa 200mila euro.