Facebook è un social network molto popolare, ma va usato nel modo giusto: lo sa bene Enrico Rizzi, animalista e presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali (NOITA), condannato dal Tribunale di Trento a due mesi di reclusione (la pena è sospesa) e a risarcire 30mila euro per una diffamazione di cui si è reso protagonista online. Nel 2014, infatti, commentò la morte di Diego Moltrer, presidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige, colpito da un infarto durante una battuta di caccia.
Rizzi scrisse questa frase proprio su Facebook: “Infame, adesso sai cosa vuol dire morire…“. Le reazioni sconcertate furono immediate, soprattutto da parte dei familiari di Moltrer, i quali presentarono una denuncia. Tra l’altro, l’animalista non ha mai fatto marcia indietro dopo aver scritto quelle parole.
Il presidente del NOITA ha giudicato eccessiva la sentenza, definendo “mostruoso” il risarcimento preteso dai giudici. Fra 50 giorni si conosceranno le motivazioni, anche se l’appello di Rizzi è scontato. Il commento finale dell’animalista è altrettanto pesante: “Non c’è condanna che tenga, che possa fermarmi, o farmi cambiare idea. La caccia è orrore“.