Dodici capanni distrutti nei boschi della frazione di Calino (più altri quattro nelle campagne di Borgonato di Corte Franca), minacce pesantissime vergate con bombolette spray e un fantoccio con il cappio al collo. È il report della notte di violenza e devastazione in scena tra sabato e domenica nella campagna cazzaghese, con i capanni adibiti alla caccia che sono stati presi di mira da alcuni vandali, che si sono firmati con la sigla «Alf – Animal liberation front».
Dopo gli episodi del tutto simili del dicembre scorso sul Montorfano, questo gruppo (che si autodefinisce animalista) ha alzato nuovamente il tiro, con un raid notturno di enorme violenza, sia per quel che riguarda la devastazione dei capanni da caccia, andati completamente distrutti, sia per quel che concerne le minacce: da «assassini» a «feccia», passando per il ben più inquietante «oggi il capanno, domani la tua testa».