Si sta parlando di 1256 esemplari che potranno essere abbattuti in questo caso, prendendo spunto dal calendario venatorio regionale e dal parere fornito dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in merito. Come precisato dalla stessa Regione, l’eventuale riduzione del piano di prelievo per l’anno 2020 dovrà avvenire in maniera contestuale alla trasmissione dei dati dei censimenti dei mesi di riferimento.
Gli animalisti sono già sul piede di guerra, in particolare l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha parlato di un “bagno di sangue” e della necessità di trovare dei metodi alternativi alla caccia di selezione. Come si legge nella delibera, infine, il ricorso al TAR sarà possibile entro 60 giorni oppure quello amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica (entro 120 giorni dalla notifica).