Gian Paolo Viezzi, numero uno della sezione regionale del Friuli Venezia Giulia della Federazione Italiana della Caccia, ha reso nota la proposta degli emendamenti sul Disegno di Legge 220. Si tratta delle “Disposizioni in materia di risorse agricole, forestali e ittiche e di attività venatoria”. La discussione del documento in Giunta Regionale è cominciata proprio nel corso della giornata di ieri, giovedì 29 giugno 2017. L’associazione venatoria ha segnalato anche la risoluzione di due questioni, quella sui segugi e quella “prontocaccia”, seguendo il suggerimento della stessa Federcaccia friulana e dei presidenti di distretto.
Ma quali sono nello specifico gli emendamenti? Il titolo IV è quello dedicato alla caccia. Gli articoli riguardano anzitutto i contributi per la realizzazione dei centri di lavorazione della selvaggina, ma c’è spazio anche per le norme in materia di allevamento di selvaggina, tassidermia e pesca in acque interne, con riferimento all’impiego dei cani da seguita che hanno superato la prova pratica di valutazione.
L’uso dei segugi che non hanno superato questo prova viene invece consentito fino a un chilometro dal perimetro esterno delle zone destinate alla protezione della fauna. Infine, il Ddl contiene una modifica all’articolo relativo al sostegno e riconoscimento delle associazioni ornitologiche del Friuli.