La circolare del dicastero
Riportiamo quanto stabilito in una circolare dal Ministero della Salute: “È pervenuta alla scrivente Direzione Generale una richiesta da parte dell’Associazione Nazionale Libera Caccia in merito alla possibilità di derogare a quanto previsto all’articolo 9, comma, 1 lettera ii) del dispositivo dirigenziale n. protocollo 30800 del 5 Dicembre 2023, che prevede il divieto di utilizzo dei richiami vivi in oggetto nelle zone A e B di cui all’Accordo Stato-Regioni, rep. 125/2019”.
Uccelli domestici e selvatici
“A tale riguardo, è stato richiesto un parere al Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria presso l’IZS delle Venezie, al fine di valutare il rischio di tale deroga alla luce dell’attuale situazione epidemiologica relativa all’Influenza aviaria ad alta patogenicità sia negli uccelli domestici che selvatici in ambito europeo e nazionale. Il Centro di referenza reputa che, allo stato attuale e con le informazioni ad oggi disponibili, non è possibile valutare il rischio connesso all’utilizzo di tali richiami”.
Controlli sanitari necessari
“Ciò sulla base anche dell’estrema variabilità delle modalità di detenzione ed uso dei richiami, delle garanzie fornite dai loro utilizzatori nel mitigare il rischio e dell’effettiva praticabilità dei controlli sanitari necessari. Inoltre, l’attuale situazione epidemiologica dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità vede continue conferme di casi negli uccelli selvatici su tutto il territorio europeo e focolai anche nel pollame domestico. Pertanto, la richiesta di deroga sull’utilizzo dei richiami vivi di cui all’oggetto, ad oggi, non può essere accolta”.