ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) è intervenuta in merito al divieto imposto dal Governo sui richiami vivi dopo alcuni casi di influenza aviaria nei Paesi Bassi e in Germania. Come sottolineato dall’associazione, per evitare interpretazioni soggettive devono essere evidenziati alcuni punti del decreto:
- Al di fuori delle zone A e B l’utilizzo dei richiami vivi è al momento consentito sempre e ovunque, per cui quello che viene spiegato nei prossimi punti non vale per le zone in cui non c’è questo divieto;
- La sospensione è fino a “nuova disposizione delle DG” per cui NON c’è una data certa di fine divieto;
- “Gli uccelli dovranno rimanere presso il luogo di utilizzo” pertanto nelle regioni-province-comuni dove è consentito l’uso di gabbioni o altro per la detenzione sul Lugo di caccia dei richiami, gli stessi NON vanno spostati o riportati a casa. Per maggiore chiarezza, chi negli appostamenti ha gabbie o gabbioni con all’interno i richiami vivi deve tenerli in loco, ovvero sul luogo di caccia, non possono essere però spostati né utilizzati fuori dalle gabbie come richiami singoli. In pratica, visto che lo spostamento può essere un possibile veicolo del virus verso altri uccelli, deve essere evitato in ogni maniera. Per quel che riguarda l’attività venatoria, il decreto indica che è permessa e non è indicato in nessun punto del documento che in presenza dei gabbioni venga vietata.
Si tratta di misure cautelari perché al momento in Italia non si sono verificati focolai. Sicuramente saranno effettuati dei controlli per cui si invita a verificare a documentazione relativa ai soggetti usati come richiami e ad osservare tutte le misure cautelari possibili per impedire eventuali contatti tra gli stessi e gli altri uccelli.