Il mondo venatorio ha deciso di non rimanere in silenzio dopo la messa in onda del programma “Indovina chi viene dopo cena” su Rai Tre. La trasmissione ha approfondito la questione relativa al lupo, oltre alla gestione ambientale: dopo l’invettiva della Confederazione dei Cacciatori Toscani, altre sigle hanno scelto di alzare la voce. Si tratta della FENAVERI, Arci Caccia, Libera Caccia, Italcaccia e del Comitato Nazionale Caccia e Natura.
Le associazioni hanno criticato l’approccio “partigiano” della conduttrice Sabrina Giannini, un sostegno totale alle posizioni animaliste e fondamentaliste. Il programma si è dunque caratterizzato per un solo “colore”, oltre che per le numerose inesattezze (quando non vere e proprie falsità), il tutto condito da argomentazioni senza riscontri. Una informazione di questo tipo e per giunta fatta dalla Rai non può che essere definita grave. Il nuovo attacco ai cacciatori ha compattato il mondo venatorio, il quale si rivolgerà ora alla direzione Rai, ai partiti e ai gruppi parlamentari per fare chiarezza sul programma tramite la Commissione Parlamentare.
Inoltre, il caso è stato segnalato all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e si sta pensando di valutare un possibile procedimento legale. La speranza è che ci sia la possibilità di una replica dopo aver criminalizzato l’attività venatoria. Le associazioni, infine, hanno chiesto alla magistratura di indagare sulle denunce di illeciti ipotizzate durante la trasmissione.