Nonostante le nostre ripetute proteste, denunce e querele la gentile e serafica Sabrina Giannini – attivista animalista in servizio permanente effettivo, e nei ritagli di tempo giornalista del servizio pubblico – è tornata a fare la sua attività preferita: vomitare banalità, accuse e offese contro la caccia e i cacciatori italiani. Sabato 23, infatti, nella ben nota trasmissione di Rai3 “Indovina chi viene a cena” la signora ci ha “servito”, ancora una volta, la sua pietanza preferita fatta di odio viscerale e puramente ideologico, e senza neanche uno straccio di contraddittorio, all’interno di un argomento nel quale la caccia avrebbe potuto e dovuto avere uno spazio marginale e sicuramente meno prevenuto dal punto di vista anticaccia.
L’attivismo animalista più becero e arrogante continua così a fare il proprio comodo e la propria opinabilissima propaganda, facendosi beffe di centinaia di migliaia di cittadini che hanno la sola colpa di avere cultura e tradizioni diverse da questa nuova religione.
Tutto questo, in barba alla Commissione di Controllo Rai che si dimostra sempre di più un inutile e dispendioso carrozzone.
Crediamo che la misura sia ormai colma e che questa “occupazione” del servizio pubblico da parte della galassia animalista, vegana e anticaccia venga finalmente respinta dal nuovo governo che finora si è dimostrato meno ostile nei confronti dell’attività venatoria regolarmente praticata nel rispetto di tutte le più severe norme giuridiche e scientifiche.
Ancora una volta daremo mandato ai nostri avvocati per verificare la sussistenza di estremi per adire le vie legali contro questa ennesimo attacco sferrato da un servizio pubblico che viene pagato anche con i nostri soldi (Paolo Sparvoli, presidente ANLC).