Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Gianluca Galletti, ha incontrato i rappresentati provinciali dell’Associazione Libera Caccia di Lecce. La delegazione pugliese era guidata dal presidente Paolo Sparvoli, ma erano presenti anche Flavio Maglio, direttore tecnico dell’Ambito Territoriale di Caccia salentino, Luigi De Leo, numero uno di circolo di Lecce Città, il biologo Pier Paolo Losavio e l’ex presidente della Commissione Provinciale della Caccia Mario Romano. L’appuntamento era molto atteso, anche perché gli stessi rappresentanti leccesi lo avevano sollecitato in più di una occasione. Di cosa si è parlato nello specifico?
Il bilancio finale è stato giudicato in maniera positiva da Libera Caccia, visto che sono state gettate le basi per un confronto serio e costruttivo, quello che è mancato fino a pochi giorni fa a causa di una serie di difficoltà. In particolare, l’associazione ha fatto riferimento alle istanze presentate e mai accolte, una situazione che l’ha costretta a ricorrere in sede giuridica contro i provvedimenti ministeriali che apparivano privi di motivazioni e punitivi oltre ogni modo. Il presidente Sparvoli ha voluto sottolineare, tra le altre cose, il comportamento serio e corretto della categoria dei cacciatori, i quali sono oggetto di attacchi discriminatori senza alcuna giustificazione.
Non poteva mancare neanche la discussione in merito alla chiusura anticipata della caccia e alla scelta del Consiglio dei Ministri su tordo bottaccio, cesena e beccaccia (la Puglia è proprio una delle regioni coinvolte). Un ulteriore argomento di confronto è stato quello relativo al Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano (Patrom), con il coinvolgimento del Ministero, delle associazioni venatorie e dell’ISPRA. Libera Caccia ha ricordato al titolare del dicastero di non essersi mai sottratta alle proprie responsabilità e di aver agito in modo rigoroso e nel rispetto della legge: per questo motivo è stata chiesta l’istituzione in tempi molto rapidi di un tavolo tecnico di confronto, a cui dovrebbero partecipare gli esperti del ministero, le regioni e le associazioni venatorie per decidere i nuovi calendari della caccia.
Il ministro Galletti si è detto disposto a riconsiderare la posizione del Governo a tal proposito, a condizione che venga forniti i dati per evitare le procedure di infrazione comunitaria. Dunque i colloqui proseguiranno e questo incontro non sarà l’unico. Flavio Maglio ha consegnato allo stesso Galletti una documentazione tecnico-scientifica piuttosto consistente: si tratta di materiale predisposto dalla Regione Puglia per quel che riguarda la gestione faunistica. In aggiunta, Libera Caccia si è detta pronta a far pervenire al Ministero i documenti e i dati che sono in suo possesso per argomentare le ragioni.