Come reso noto dalla Federcaccia provinciale di Brescia, la caccia in deroga è stata uno degli argomenti discussi una settimana fa in Regione Lombardia, dibattito che ha coinvolto il nuovo assessore all’Agricoltura, Fabio Rolfi, e le associazioni venatorie. La richiesta di prelievo per fringuelli, peppole e storni fa ben sperare, come anche l’attivazione dei roccoli: ora si attende il disco verde da parte delL’ISPRA.
Rispetto allo scorso anno per giustificare la caccia alla piccola migratoria sono state calcolate le popolazioni che nidificano in Lombardia, stabilendo un 5% per quel che riguarda la mortalità naturale. Spostando l’attenzione sugli impianti di cattura, sono stati calcolati gli esemplari immessi realmente sul mercato. I richiami allevati non sono sufficienti a coprire le esigenze di chi pratica la caccia da appostamento fisso, di conseguenza le richieste possono essere soddisfatte attivando gli impianti di cattura.
Ci sono maggiori motivazioni rispetto al 2017, comunque Federcaccia Lombardia si è detta disponibile a qualsiasi tipo di collaborazione per altre giustificazioni da aggiungere. L’incontro ufficiale con l’ISPRA è stato già fissato e riguarderà proprio le questioni di carattere venatorio. L’associazione provinciale attende il parere dell’Istituto, nella consapevolezza che negli scorsi anni i comunicati non sono stati incoraggianti.