La recinzione da cui erano passati gli ungulati prima di spuntare sulla carreggiata è stata considerata omologata e in uso su tutta la rete autostradale del nostro paese. Inoltre, Romaniello ha accertato la manutenzione corretta da parte di Autostrade per l’Italia. I conducenti sarebbero stati al centro del sinistro a causa del limite di velocità in quel tratto (130 chilometri orari) e della mancanza di illuminazione.
Il gestore non avrebbe quindi responsabilità, una consulenza che è destinata a far discutere. La Procura di Lodi si è riservata le valutazioni del caso, l’unica certezza da quel giorno è che un ragazzo non c’è più.
E TE PAREVA CHE LA COLPA ERA SOLO DA ADDEBITARE AGLI AUTOMIBILISTI IN TRANSITO???