Incidente di caccia. Un pomeriggio di svago si è trasformato in un tragico evento per un gruppo di amici impegnati in una battuta di caccia al cinghiale nel cosentino.
L’attività venatoria del cinghiale è molto diffusa in questi territori e viene praticata come semplice hobby ma anche per arginare la proliferazione di questo animale, ormai fuori controllo.
La tragedia. Nel pomeriggio del 19 novembre 2015 un uomo di 68 anni è rimasto vittima di un colpo di arma da fuoco partito dal fucile di un altro cacciatore. Il gruppo di amici si trovava in un territorio al confine tra il comune di Lago e quello di Aiello Calabro, una delle tante zone in cui si possono incontrare numerose mandrie di cinghiali.
Durante la battuta di caccia uno dei partecipanti, tratto in inganno da un movimento scorto tra la vegetazione, ha sparato dei colpi credendo di mirare ad un cinghiale, ma colpendo a morte il collega. La vittima, secondo le prime ricostruzioni, ha cercato di scansare invano il colpo. Sono stati tempestivamente chiamati i soccorsi ma l’intervento dei sanitari è stato inutile ed al loro arrivo non hanno potuto fare nient’altro che constatare il decesso dell’uomo.
Quello che rimane di questo pomeriggio di caccia è tanto sgomento e dolore da parte dei congiunti, degli amici e di tutti i cittadini che piangono per questa morte assurda ed evitabile.
( 23 novembre 2015 )
Fonte: blastingnews