Ci sono nuovi aggiornamenti per quel che riguarda l’incidente avvenuto domenica a Osimo, in provincia di Ancona. Il bambino di 10 anni che è rimasto ferito da un proiettile rimbalzato su un muro sta meglio. Il ragazzino aveva accompagnato il padre a una battuta di caccia ed è stato raggiunto da alcuni frammenti alla spalla e al volto, tanto da richiedere una possibile operazione di chirurgia maxillo-facciale. La Procura ha aperto un’inchiesta con l’accusa di lesioni colpose e c’è un indagato, vale a dire uno degli amici del padre del bimbo.
Intanto la Federcaccia provinciale di Ancona ha deciso di dire la propria sulla vicenda. L’associazione venatoria ha richiamato nuovamente al rispetto delle regole, evitando però strumentalizzazioni. Nonostante gli inviti regolari alla prudenza e al rispetto delle norme, comunque, si possono verificare casi come quello accaduto due giorni fa.
La Federcaccia anconetana vorrebbe quindi una sorta di tesserino di abilitazione alla caccia a punti: in questo modo, a seconda della gravità dell’infrazione commessa ci sarebbero dei provvedimenti, fino alla revoca del documento. Il comunicato dell’associazione è improntato al buon senso: “Chiediamo ai nostri associati di sparare alla distanza minima di più di 150 metri e di prestare la massima attenzione a dove si spara. La caccia non è uno sport è una passione antica“.