TORVISCOSA. Tragico incidente di caccia ieri sera a Chiarmacis di Torviscosa: l’imprenditore Renzo Tosoratti è rimasto ucciso da un colpo sparato dal suo stesso fucile durante una battuta alle anatre.
L’incidente è accaduto verso le 19.30, mentre Tosoratti, 64 anni del luogo, stava monitorando il passaggio dei pennuti nella zona di una chiusa, in località Arsa, durante una battuta con il fratello Gino, anche lui appassionato dello sport venatorio. Secondo quanto è trapelato, la dinamica sarebbe abbastanza chiara. Si tratterebbe, infatti, di una tragica fatalità. Secondo le prime informazioni, si sarebbe rotto il cinturino di aggancio del fucile che cadendo avrebbe impattato con il terreno facendo partire due colpi: uno avrebbe colpito la mano destra dell’uomo, l’altro invece avrebbe raggiunto l’imprenditore colpendolo sotto il mento, uccidendolo sul colpo.
Gino, che in quel momento era abbastanza distante ma in continuo contatto telefonico con lui, sentendo sparare non si è preoccupato più di tanto, ma dopo un po’ ha iniziato a preoccuparsi del silenzio del fratello che non rispondeva alle sue chiamate. Preso probabilmente dall’ansia, si è recato sul posto dove sapeva trovarsi il fratello, ma qui la macabra scoperta: Renzo giaceva riverso su un cespuglio ormai privo di vita con il volto devastato dalla fucilata. Immediatamente, Gino ha dato l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i congiunti (le famiglie dei due fratelli abitano poco distante), ma altro non hanno potuto fare che purtroppo constatare il decesso di Renzo. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Torviscosa, per gli accertamenti del caso, che comunque avrebbero rivelato la tragica fatalità. Sconvolta la famiglia e il fratello sotto choc, per quanto accaduto e di cui non riusciva a capacitarsi. Sconvolta e incredula anche la comunità di Torviscosa, cittadina dove la famiglia è molto conosciuta anche per l’attività industriale che vede impegnati i Tosoratti con Agricolmeccanica srl, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di atomizzatori con dispositivi di recupero destinati alle lavorazioni nei vigneti e nei frutteti, atomizzatori speciali e diversi impolveratori.
Da poco, a maggio, i due fratelli avevano stretto una partnership tra Friuli Sprayers, marchio commerciale di Agricolmeccanica, e il Gruppo Maschio Gaspardo in virtù della quale l’azienda si sarebbe ampliata e avrebbe occupato una cinquantina di nuovi addetti. I nuovi modelli di atomizzatori verranno distribuiti appunto attraverso la rete commerciale di Maschio Gaspardo, il cui export in oltre cento Paesi ammonta all’85% della produzione. In occasione dell’accordo, i fratelli Gino e Renzo Tosoratti dichiaravano, entusiasti, che «l’intesa raggiunta con il Gruppo Maschio Gaspardo (già operante in Friuli con uno stabilimento a Morsano al Tagliamento), presente in tutto il mondo, consente alla nostra storica azienda di consolidare la presenza in Italia e di aumentare lo sviluppo internazionale.
Siamo certi – ribadivano – che questo modello di sviluppo rappresenta per Friuli Sprayers la soluzione più efficace per riuscire a competere con le multinazionali del settore mantenendo come obiettivo la crescita del fatturato, della produttività e dell’occupazione». Mai avrebbero immaginato che, a soli quattro mesi di distanza da quell’importantissima intesa, una tragedia avrebbe sconvolto questo momento professionale così entusiasmante.
Fondata dalla famiglia Tosoratti nel 1960, l’azienda è nota proprio con il brand Friuli Sprayers: guidata da 45 anni dai fratelli Gino e Renzo (il più giovane), trova continuità nella presenza in ditta dei figli Daniele e Cristina.
Messaggero Veneto
26.09.2014