Il devastante incendio non ancora domato che ha mandato in fumo più di 800 ettari di Carso triestino e goriziano ha unito vigili del fuoco e volontari che da giorni stanno lavorando senza sosta per cercare di frenare il fronte di fuoco e spegnere i nuovi focolai favoriti dal caldo torrido di questi giorni.
“Voglio ringraziare tutti coloro hanno e stanno dando il proprio personale contributo per far fronte a questo drammatico evento, che ricordo essere costato la vita di una volontaria” dichiara in una nota l’eurodeputato friulano Marco Dreosto, che evidenzia “encomiabile il lavoro di chi vive e soffre il proprio territorio come le decine di cacciatori impegnati nelle operazioni di spegnimento, tra cui quelli della riserva di Jamiano, nel goriziano, andata completamente distrutta dall’incendio e che stanno inoltre assistendo la fauna selvatica rimasta in vita, rimpinguando le vasche d’acqua naturali e artificiali presenti su quel territorio ormai devastato”.
Dramma nel dramma, Dreosto sottolinea anche la pericolosità a cui vanno incontro gli operatori “il Carso, teatro di una delle più dure battaglie della prima Guerra Mondiale, ha risvegliato in quest’occasione i terribili ricordi del passato, con la deflagrazione di molti ordigni bellici inesplosi rimasti nascosti, ulteriore grave pericolo per la vita degli operatori” (ufficio stampa On. Dreosto).