In poche parole, tra sette giorni la questione verrà portata all’attenzione della Giunta e si potrà dare il via libera ai cacciatori residenti in provincia di Torino e di Cuneo. Il condizionale è comunque d’obbligo e l’associazione venatoria non si stupisce più di nulla. Le sentenze favorevoli alla caccia del Tribunale Amministrativo Regionale vengono aggirate dalla Regione, di conseguenza la FIDC si è resa conto di come tutto dipenda dall’umore degli amministratori piemontesi.
L’associazione ha deciso di attendere con fiducia le prossime sentenze e i futuri appuntamenti elettorali, nella consapevolezza che gli oltre 25mila cacciatori piemontesi si rendano conto di chi è ostile alla loro passione. Non è esclusa una nuova discesa in piazza dopo il precedente del 10 giugno 2016.