Inanellamento degli uccelli migratori. Un anellino fa scoprire i lunghi viaggi dei migratori – Il cerchietto viene infilato nelle zampine degli uccelli con un codice identificativo L’ operazione è stata eseguita nei giorni scorsi nell’ oasi Valle Re di Campegine.
CAMPEGINE (RE) – Si chiama “inanellamento”. E consiste proprio nell’ infilare un piccolo anello nella zampina degli uccellini. Un sistema in vigore in tutto il mondo, capace di fornire preziose informazioni: chi sono, come stanno, quanto si spostano e quanto campano gli animali con le ali che popolano i nostri cieli.
Nei giorni scorsi, l’ operazione è stata eseguita in una piccola porzione di territorio strappato all’ autostrada – ci corre proprio accanto – e all’ agricoltura intensiva per proteggere un fenomeno idrogeologico prezioso e ormai rarissimo: quello delle risorgive. Siamo nella Riserva Naturale Regionale dei Fontanili di Valle Re, a Campegine.
Qui ci sono specchi d’ acqua e canali naturali, che compaiono tra la vegetazione. Un luogo che, come è facile immaginare, diventa un ottimo richiamo per tanti uccellini in migrazione, ma anche per tanti altri animali stanziali. In occasione dell’ inaugurazione del centro visite, nell’ oasi c’ era anche Marilena Perbellini, guardia provinciale veneta con il “patentino” per inanellare.
Il sistema è semplice: si installano alcune reti sottoli in verticale, dove gli uccellini in volo restano impigliati. Poi, vengono delicatamente recuperati e ognuno viene “visitato”: misurate e pesato. E, naturalmente, gli viene installato l’ anello con i codici che registrano tutti i loro dati. «Un po’ di stress lo vivono, ma il procedimento dura poco e vengono subito liberati» conferma la Perbellini.
In questo periodo, l’ accertamento è importante ancor più, poichè stanno passando gli uccelli provenienti dal nord Europa e diretti in Africa a svernare. Tra gli uccelli inanellati: pettirosso, codibugnolo, lui piccolo, merlo. Alcuni “ricatturati” da precedenti inanellamenti, di qualche anno fa. E ancora felicemente presenti nell’ oasi.
30.10.2013
Gazzetta di Reggio