Come è noto, la legge nazionale sulla caccia ha stabilito le distanze da rispettare (non meno di centro metri dalle case), ma le azioni dei bracconieri sono purtroppo illegali e causa di un impatto negativo sull’opinione pubblica, la quale tende a confonderli con i cacciatori in regola. Ecco perchè Berlato ha pensato di punirli come i disturbatori intenzionali. Il consigliere ha spiegato che mettere sullo stesso piano i bracconieri e i cacciatori è come equiparare pirati della strada e automobilisti.
Il fatto che i bracconieri violino la legge non può impedire ai cacciatori onesti di esercitare il loro sacrosanto diritto a cacciare. Per non fare di tutta l’erba un fascio, dunque, nei prossimi giorni si discuterà la legge e si farà finalmente chiarezza sui soggetti da punire che danneggiano un’intera categoria.