Giuliano Ezzelini Storti e Piergiorgio Fassini, presidente e vicepresidente di Arci Caccia Veneto, hanno commentato il collegato alla Legge di Stabilità regionale presentato dal Consigliere Sergio Berlato, il quale stabilisce la destinazione alle associazioni venatorie del 20% delle risorse provenienti dalle tasse di concessione regionale versate dai cacciatori.
Come sottolineato da Arci Caccia, inoltre, questi soldi servirebbero a finanziare i progetti di informazione e sensibilizzazione alla pratica venatoria. La domanda è una: i cacciatori versano allo Stato 173,16 euro e altri 84 in favore della Regione. Si tratta soprattutto di pensionati che fanno fatica ad arrivare a fine mese, tanto è vero che la crisi delle doppiette è anche di tipo economico. Secondo Arci Caccia Veneto, sarebbe stato più opportuno ricavare risorse dal bilancio regionale e destinarle alla caccia piuttosto che finanziare i progetti ricordati sopra, definiti “fantomatici” dall’associazione.
La discussione su questo argomento si terrà nei prossimi giorni, l’auspicio è che ci sia un “ravvedimento operoso” da parte del Consiglio Regionale del Veneto. La conclusione del comunicato è perentoria: “La buona cultura venatoria non si pratica in questo modo, ma con coerenza e quotidianità del messaggio associativo“. Si attende ora una replica da parte dello stesso Berlato.