Inoltre erano presenti il vicepresidente nazionale Buconi e il numero regionale Di Marco. Oltre al punto sul tesseramento e alla soddisfazione per la fiducia nutrita dai cacciatori umbri, si è discusso della dotazione che dovrebbe riguardare proprio gli ATC, cioè figure che siano valide dal punto di vista scientifico e amministrativo. In poche parole, questi rappresentanti avranno il compito di farsi portavoce delle istanze del mondo venatorio, ricordando come gli Ambiti siano obbligati a rispettare norme precise su spesa e bilancio (forniture di selvaggina in primis).
Per quel che riguarda i progetti, poi, i percorsi sono già ben avviati per il nuovo regolamento della caccia al cinghiale, gli appostamenti fissi, la valorizzazione della piccola selvaggina stanziale e il Progetto Coturnice. Ecco perchè è stata sottolineata più volte durante l’incontro la necessità di puntare su iniziative valide sia qualitativamente che scientificamente.