Emanuele Fiorini, capogruppo della Lega in Regione Umbria, ha deciso di fare chiarezza sul lavoro svolto dalle guardie venatorie volontarie. Si tratta dello stesso consigliere che aveva presentato una interrogazione per capire meglio questa attività e il suo coordinamento. La risposta dell’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, non lo ha soddisfatto ed è stato ribadito come ci sia molta confusione in materia.
Secondo quanto riferito da Fiorini, i cacciatori umbri sono stati protagonisti di vicende strane e spiacevoli durante lo svolgimento dell’attività venatoria. Diverse multe, in particolare, sono state comminata da persone che non potevano svolgere il ruolo di guardie volontarie a causa del mancato possesso del regolare decreto rilasciato dalle provincie. Questi enti locali sono gli unici che possono abilitare ai controlli, eppure il decreto sarebbe stato assente in molte situazioni.
Ecco cosa ha detto Fiorini a tal proposito: “Ho presentato un’interrogazione a risposta scritta all’assessore Cecchini per avere chiarimenti in merito ai poteri di accertamento e irrogazione delle sanzioni in materia ittico-venatoria da parte di guardie volontarie WWF. Ho chiesto, inoltre, se all’interno del WWF vi siano soggetti in possesso di specifico decreto da parte della provincia di Perugia che li legittimi a tale attività di accertamento e irrogazione di sanzioni”.