Ritmi antichi che si confondono piacevolmente con una gestione della caccia moderna. Questo ed altro è la Toscana, un tuffo nel verde e nella tradizione della buona tavola e della caccia rispettosa del territorio e degli animali. Contatto con la natura e divertimento sono assicurati.
Quando si dice vacanza venatoria per tutti i gusti! A offrirla è la Toscana, verde e pianeggiante, domata e confortante, profumata e allegra. Consigliata a tutti i cacciatori che amano l’arte venatoria ma anche il buon mangiare e i paesaggi rilassanti, la Toscana si propone come meta ideale per chiunque ami praticare la caccia di ieri, ricca e divertente, proposta con tutti i comfort di oggi.
Il territorio toscano, affascinante e favoloso è costellato di aziende agrituristiche venatorie che saranno felici di ospitare non solo cacciatori ma anche intere famiglie per una vacanza immersi nel verde e nella salutare natura profumata e confortante.
Da segnalare l’azienda che sorge nel cuore del Mugello a pochi minuti dall’uscita di Barberino, in prossimità di Borgo San Lorenzo.
La riserva di caccia la Casa e il Corniolo, isolata e tranquilla sorge nel cuore della campagna, e si propone come angolo di paradiso per cinofili e cacciatori.
Si trova ad un’altezza media di trecento metri, sotto la protezione dell’Appennino e mette a disposizione dei propri clienti la bellezza di 460 ettari attraversati dal fiume Ensa e ben posizionati da Nord a Sud. Data la presenza di acqua e di microclimi localizzati, la permanenza della selvaggina è garantita praticamente per tutto l’anno.
I terreni facilmente percorribili sono di tre principali tipologie; circa 200 ettari si presentano principalmente come coltivo pianeggiante, 100 ettari come coltivo collinare, mentre i restanti 160 ettari sono principalmente occupati da boschi di quercia e castagno.
La selvaggina viene sfamata a miglio, sorgo e girasole dolce, coltivati entro i territori dell’azienda, in campi ben distribuiti di modo che fagiani, lepri e caprioli possano meglio adattarsi e riprodursi.
Fra le produzioni di maggior rilievo interne all’azienda da sottolineare quella di erba medica e di coltivazioni biologiche.
Il cacciatore potrà qui dedicarsi non solo ad una vacanza ritmata da relax e benessere, scandita dai cicli naturali e dal piacere della tavola, ma potrà dedicarsi alla caccia della selvaggina stanziale, (fagiani, lepri e caprioli) nonché di quella migratrice (beccacce, quaglie, allodole e colombacci).
L’azienda si dimostra particolarmente attenta nella gestione della caccia, rivolgendosi a cacciatori con la C maiuscola. Non vi troverete davanti a fagiani o pernici liberate il giorno prima della caccia se non qualche ora prima, ma dinanzi a volatili immessi ogni anno entro il 30 di agosto. Gli animali ogni stagione vengono inanellati con un anello dal colore diverso in modo tale che si possa scoprire quali si siano riprodotti all’interno della riserva di caccia e il numero di volatili abbattuti per ogni stagione.
Per la caccia stanziale l’inizio è previsto durante il primo fine settimana di ottobre mentre la chiusura avverrà per il 31 di gennaio. Diverso il discorso per la caccia alla lepre che verrà chiusa l’8 di dicembre.
Molto affascinante e divertente anche la caccia al capriolo, che potrà svolgersi fra il 15 di agosto fino al 15 di ottobre e per tutto il mese di febbraio. La si potrà svolgere alla cerca o da altana.
Gli amanti della caccia ai colombi potranno prenotare la propria giornata nel capanno alle pendici dell’Appennino, senza dimenticare la possibilità di cacciare le allodole del passo tra il 10 e il 20 di ottobre.
Cacciatori ed eventualmente famiglia potranno alloggiare presso il Monsignor della Casa, esattamente al centro dell’incantevole riserva.
Per ottenere maggiori informazioni visitate il sito https://www.lacasaeilcorniolo.it/