Però siamo piene di orgoglio per quello che facciamo, siamo cariche di passione e di voglia di uscire nei nostri boschi e nelle nostre montagne. Siamo poche ma siamo forti e determinate. Abbiamo raccolto l’eredità dei nostri nonni e ne abbiamo fatto qualcosa di grande e importante nella nostra vita. Non è una competizione, voglio specificarlo. I miei più cari amici cacciatori sono maschi e ho sempre sentito il loro rispetto e la loro vicinanza.
Io stimo loro e loro stimano me; condividiamo le stesse tradizioni come fratelli. Però oggi lasciatemi dieci minuti di gioia e compiacimento nel leggere che ci sono luoghi dove le cacciatrici aumentano. Spero di poter dire la stessa cosa anche dell’Italia, un giorno, e spero di incontrare sul mio cammino sempre più sorelle della famiglia venatoria”.