Un importante portavoce della caccia
Si è svolta recentemente la 69a Conferenza AGJSO (Comunità di lavoro delle Associazioni Venatorie della zona alpina sudorientale) ad Admont, in Stiria. L’AGJSO, nata nel lontano 1952 e che riunisce le Associazioni Venatorie Austriache della Carinzia, Stiria, Tirolo, la Slovenia, della Federazione Italiana della Caccia con le Sezioni di Belluno e di Trieste, l’Associazione Cacciatori Trentini (ACT), l’Associazione Cacciatori Alto Adige (ACAA) e l’Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi (UNCZA) è un importante portavoce della caccia nella regione alpina sud orientale e si riunisce annualmente in un Assemblea per discutere di gestione della fauna selvatica e dell’attività venatoria transfrontaliera.
Organizzazione perfetta
La 69a° Assemblea organizzata dalla Associazione Venatoria della Stiria ha riguardato il tema “Pensare in grande – agire localmente. Conservazione degli habitat e dinamiche di popolazione degli animali selvatici”. Il Presidente dell’Agjso Dr. Walter Brunner ha aperto i lavori, dando il benvenuto ai numerosi funzionari e delegati delle Associazioni membri, nonché ai relatori e ai traduttori, ringraziando la Comunità venatoria della Stiria – ovvero il Presidente Franz Mayr-Melnhof-Saurau ed il dott. Karl Lackner – per l’ospitalità e la perfetta organizzazione dell’evento. I due relatori, il Dr. Rudolf Reiner e il Dr. Hubert Zeiler, hanno evidenziato “Il ruolo della caccia nella conservazione degli habitat e delle specie”.
La fauna selvatica
In seguito, il Prof. Klemen Jerina ha affrontato la questione: delle “Dimensioni minime di una popolazione di animali selvatici per sopravvivere a lungo termine” mentre successivamente il dottor Erich Tasser ha tenuto una conferenza sul tema “La fauna selvatica come indicatore della qualità dell’habitat”. Alla fine dei lavori esperti di biologia della fauna selvatica e funzionari delle Associazioni venatorie austriache, slovene ed italiane dopo stimolanti discussioni, sono giunti alla seguente risoluzione: La completezza dei dati è essenziale per una gestione della fauna selvatica sostenibile e orientata al futuro. I dati disponibili presso le Associazioni venatorie regionali sono completi e preziosi. Rappresentano un pilastro per il mantenimento di popolazioni selvatiche equilibrate. Per il bene della fauna selvatica, che, come è noto, non conosce confini, queste serie di dati devono essere periodicamente aggiornate ed elaborate su base transnazionale.
Biodiversità da conservare
La salute delle popolazioni degli animali selvatici è influenzata da molti fattori. La protezione e la conservazione degli habitat e la moderna gestione faunistica richiedono quindi un approccio olistico. Occorre prendere in considerazione gli aspetti ecologici, economici e sociali. L’idea generale dell’AGJSO è quella di conservare e preservare la biodiversità e di garantire una coesistenza sostenibile tra uomo e fauna selvatica per le generazioni future. Per raggiungere tutti questi obiettivi, è importante trovare un equilibrio tra ragionamento su larga scala e azione locale. È qui che i cacciatori della regione alpina sud-orientale si considerano parti attive essenziali. Durante l’Assemblea l’Ing. Carinziano Josef Schnabl è stato premiato per i suoi molti anni di meritevole servizio ricevendo dal Presidente dell’Agjso Dr. Walter Brunner il certificato d’onore dell’Agjso. Il Presidente Brunner ha rivolto un sentito ringraziamento a Nadia Kollmann dell’Associazione Cacciatori Alto Adige e a Franc Wakounig per le traduzioni simultanee che hanno contribuito in modo significativo al successo della conferenza. Il giorno successivo una visita alla biblioteca del monastero più grande del mondo e all’annesso Museo di Storia Naturale dell’Abbazia di Admont ha completato la tre giorni. Appuntamento ad ottobre 2024 con la 70a Assemblea Agjso che si svolgerà a Trieste e che sarà organizzata dall’UNCZA (fonte: Federcaccia).