Terreni molto difficili ed impegnativi, seppur caratterizzati dalla particolare beltà del paesaggio di montagna, popolati da una buona densità di cotorne che sopravvivono grazie all’intervento protettivo del Comando Forestale di competenza territoriale, il quale, grazie all’operato dei suoi uomini, vigila e protegge questi ambienti e la fauna qui presente. Fuori dall’aspetto tecnico risulta di fondamentale importanza ciò che i componenti del Gruppo Cinofilo Trinacria e alcuni dei più stretti collaboratori mettono in opera durante il corso dell’intero anno in favore della Whitakeri, con interventi che volgono a garantire fonti di abbeveratoi durante i periodi di maggiore siccità e aiuto nel nutrimento, permettendo a questa specie la sopravvivenza ed il ritorno ai numeri che in passato caratterizzavano le montagne del palermitano.
L’occasione delle prove è stata anche momento di realizzazione del progetto che ENCI sta conducendo con l’ISPRA, tramite le opere di censimento diretto che gli Esperti Giudici hanno condotto durante i giudizi dei turni, fornendo, con l’utilizzo della applicazione messa loro a disposizione, con immediatezza e precisione dell’allocazione, i dati relativi alla presenza delle coturnici reperite con l’utilizzo del cane da ferma. Una batteria di continentali per il primo giorno, (affidata a Francesco Francaviglia) ed una batteria di inglesi sia il sabato che la domenica, (con Antonino La Barbera e Marco Ragatzu): ottime prestazioni manifestate dal ristretto numero di partecipanti che hanno affrontato con evidente esperienza per gli aspetti che caratterizzano questa nota di concorso, tra i quali solamente uno riesce a concretizzare impiombando la classifica.
Si tratta del pointer Benny di Lombardino che non è ai suoi primi risultati in montagna e che vince la batteria con il 1° Eccellente. A Benny viene assegnato il V° Trofeo “Alectoris Graeca Whitakeri”. Da rimarcare anche la bella prestazione messa in atto dal setter Gemma di Scornavacche. Un evento zootecnico particolarmente ricco anche di aspetti che, seppur legati alla cinofilia, sono caratterizzati da quelli rivolti all’ambiente ed alla fauna selvatica.