Come sottolinea Patrizia Gambarini, comandante della Polizia provinciale, «la prima giornata di caccia si è svolta regolarmente con un sostanziale rispetto delle norme stabilite dal calendario venatorio. Le sanzioni emesse sono state in tutto quattro, per il mancato utilizzo dell’indumento ad alta visibilità e per l’utilizzo, non consentito, di una radio trasmittente». Le chiamate in buona parte sono state dovute alla preoccupazione dei cittadini sul rispetto delle distanze di sicurezza.
La Polizia provinciale ricorda che il mancato rispetto della distanza di sicurezza di 50 metri per le strade e 100 per le case viene punito con una sanzione di 206 euro. Dal 2 ottobre parte la caccia collettiva al cinghiale con i metodi della “braccata”(minimo 15 persone con più cani) e della “girata” (minimo quattro cacciatori e un solo cane) (Sassuolo 2000).