Anche in Emilia Romagna è stato possibile cacciare in pre-apertura, una opportunità che durerà fino al prossimo 14 settembre. Si sta parlando della caccia da appostamento fisso e temporaneo, mentre le specie coinvolte sono le tortore, le gazze, le cornacchie grigie, i merli e le ghiandaie. L’apertura generale della stagione venatoria emiliana, invece, ci sarà fra due settimane, per la precisione domenica 17 settembre.
La Regione sta cercando di capire l’utilità di un rinvio a dicembre della caccia ad alcune specie stanziali, visto che sono stati gli stessi cacciatori ad evidenziare le difficoltà di questi animali. In tanto, in provincia di Modena preoccupa (e non poco) il calo del numero di doppiette. Dodici anni fa, infatti, erano 15mila, oggi risultano essere 4mila, senza dimenticare che 2mila hanno oltre 60 anni.
Giancarlo Muzzarelli, presidente della Provincia, e Simona Caselli, assessore regionale alla Caccia, hanno espresso tutti i lori timori per questi numeri, visto che ai cacciatori modenesi viene riconosciuto il ruolo di operatori dell’ecosistema e gestori della tutela, il controllo e la cura del territorio. Un ridimensionamento di questo tipo fa riflettere e secondo la stessa Caselli è dovuto soprattutto al mancato riconoscimento del loro ruolo sociale.