Nella consueta rubrica “Cacciapensieri”, la Federcaccia di Brescia è tornata a parlare di contenimento dei cinghiali. La questione sembra essersi risolta in maniera positiva: dopo un esposto ambientalista, la Procura aveva deciso di aprire un’indagine e di accertare il corretto impiego dei cacciatori durante queste battute. Inoltre, si è cercato di appurare il rispetto o meno della normativa sul benessere animale. La sospensione degli abbattimenti ha fatto discutere parecchio e anche l’associazione venatoria aveva elencato tutte le proprie perplessità. Una riunione in Regione Lombardia ha permesso di chiarire tutto.
Si è infatti capito che la legge in vigore è quella regionale, la quale non è stata mai impugnata. Inoltre, si è compreso anche come in questo ambito non vada mai applicata la normativa sul benessere animale. Secondo Federcaccia Brescia, a prevalere è stato il buonsenso, visto che si è tenuto conto dell’emergenza cinghiali, impossibile da ignorare in questa zona della Lombardia come in molte altre parti d’Italia.
Anche i cani da compagnia vengono attirati dagli ungulati per diversi motivi e il migliore amico dell’uomo riporta spesso la peggio: casi del genere sono fortunatamente sporadici e non devono scoraggiare chi ama la vita all’aria aperta. Il consiglio dell’associazione è quello di tenere i cani al guinzaglio. Come sottolineato nella rubrica, in diverse regioni servirebbe addirittura l’Esercito per contenere i selvatici, in alternativa ci si può rivolgere agli animalisti e ai loro metodi alternativi, anche se più che di chiacchiere c’è bisogno di fatti concreti.