Il Consiglio Regionale della Liguria è stato il teatro di una discussione piuttosto accesa che ha rigurdato la richiesta da parte del Movimento 5 Stelle di eliminare dal calendario venatorio il moriglione, la pavoncella, la tortora selvatica e il tordo sassello. Secondo il consigliere pentastellato Marco De Ferrari, si tratta di specie a rischio estinzione, ragione per cui dovrebbe essere garantita la loro protezione.
I temi di questa interrogazione verranno ribaditi e sottolineati anche in Commissione III, nello specifico un piano speciale per tutti gli uccelli selvatici e migratori. Inoltre, M5S ha ricordato come il 2018 sia l’anno mondiale della protezione dell’avifauna migratoria, anche perchè sono passati cento anni dalla firma del primo atto internazionale volto a proteggere i volatili.
Stefano Mai, assessore regionale all’Agricoltura ha risposto facendo riferimento a quello che sarà il calendario venatorio ligure per quel che riguarda la stagione 2018-2019. Mai ha messo in luce le misure restrittive sulle specie cacciabili e sulle giornate in cui aprire l’attività venatoria. In aggiunta, l’assessore ha spiegato come la Liguria sia tra le principali regioni italiane per quel che concerne gli aspetti ambientali e le indicazioni fornite dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Ma se in Italia abbiamo leggi in vigore europee , perché non vanno a discutere nelle sedi appropriate. Vorrei far capire a questo Signore tanto competente, che sta parlando di animali migratori, funziona così, noi salvaguardia mo , e gli altri fanno il bottino, nelle zone di Maremma, questi animali tengo a precisare, fanno il passo quando si è appena chiusa la caccia, documentati altrimenti fai la figura da…….
Ma avete un neo eletto perché non lo interpellate.FRANCESCO BRUZZONE è la soluzione dei vostri problemi.