L’obiettivo della nuova strumentazione
Il Corpo di Vigilanza della Federcaccia regionale del Friuli Venezia Giulia potrà contare anche su un drone per migliorare e rendere più efficace il controllo e il censimento della fauna selvatica. Un altro obiettivo a cui si punta in questo caso è quello di potenziare la sicurezza stradale giocando in anticipo rispetto ai selvatici stessi, visto che gli incidenti sono ormai diventati una costante.
Maggiore sicurezza
Come sottolineato dal numero uno della FIDC friulana, Paolo Viezzi, l’impiego dei droni rappresenta il futuro di queste attività per una prevenzione ottimale e per rendere più proficue le operazioni in difesa del mondo venatorio e dei cittadini. Non è la prima volta che si parla di strumenti del genere in questo ambito.
Il precedente in Veneto
Di recente nel territorio del Parco Colli Euganei si è deciso di far entrare in azione i droni muniti di camera a raggi infrarossi per individuare dall’alto i movimenti notturni dei cinghiali. L’impiego della tecnologia più avanzata si è reso necessario per utilizzare al meglio le forze in campo per il controllo sia del numero degli ungulati sia dei daini.