Anche la Basilicata deve fare i conti con una crescita senza freni della popolazione di cinghiali: è per questo motivo che Vincenzo Robortella, consigliere regionale del Partito Democratico, ha posto l’accento sulla proposta di legge recante “Misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata”. Il testo ha l’obiettivo di disciplinare nel giro di tre anni la materia, in modo da intervenire in maniera incisiva. La pdl è stata sottoscritta da altri due consiglieri, Carmine Miranda Castelgrande e Aurelio Pace.
La situazione attuale non può più essere accettata, visto che si rischiano nuovi danni alle coltivazioni agricole e rischi per la sicurezza di pedoni e automobilisti. La problematica è comune a molte altre regioni italiane e secondo Robortella soltanto misure eccezionali precise e ben delineate possono farla rientrare. La proposta potrebbe distinguere le aree votate e non votate, le zone in cui intervenire con il selecontrollo.
L’obiettivo finale è stato fissato in 2,5 cinghiali ogni 100 ettari, da raggiungere alla fine della stagione venatoria. Non si tratta esclusivamente di strumenti classici, ma anche di trappole, della sterilizzazione e di tecniche ecologiche. La Regione andrebbe a collaborare con l’ISPRA per definire piani venatori compatibili con la situazione ambientale lucana. Altra partnership da migliorare è quella con gli Ambiti Territoriali di Caccia locali, così da far valorizzare in modo giusto la carne dei capi abbattuti, trasformando l’emergenza in una valida risorsa.