Come avviene in altre zone, il muflone è solito occupare gli habitat di altri ungulati come il cervo, il capriolo e il camoscio, una concorrenza che rovina sia la sopravvivenza degli animali che quella delle piante. Come riconosciuto dallo stesso Ufficio Caccia, la diffusione di una specie del genere non viene vista di buon occhio in Alto Adige.
Il prelievo, comunque, viene garantito e autorizzato da un decreto provinciale che è stato approvato nel lontano 1997. Il testo normativo appena citato è alla base dell’abbattimento più recente, senza dimenticare che si opera in maniera identica in aree non troppo lontane in cui i mufloni giungono dalla Val di Fassa.