In Alto Adige sono stati avvistati 13 esemplari di muflone, per la precisione nella riserva di Andriano (provincia autonoma di Bolzano). L’allarme è serio, una guardia dell’Ufficio Caccia è riuscito ad abbattere un selvatico, ma da un anno ormai i greggi sono diffusi nella zona. Non si esclude neanche che i mufloni in questione siano giunti nel territorio naturalmente, provenendo dal vicino Trentino. L’ipotesi viene scartata soltanto dal fatto che si sta parlando di una specie tipicamente stanziale e che lo spostamento sarebbe stato impedito e ostacolato dalla neve, ma non si può scartare alcuna ricostruzione.
Come avviene in altre zone, il muflone è solito occupare gli habitat di altri ungulati come il cervo, il capriolo e il camoscio, una concorrenza che rovina sia la sopravvivenza degli animali che quella delle piante. Come riconosciuto dallo stesso Ufficio Caccia, la diffusione di una specie del genere non viene vista di buon occhio in Alto Adige.
Il prelievo, comunque, viene garantito e autorizzato da un decreto provinciale che è stato approvato nel lontano 1997. Il testo normativo appena citato è alla base dell’abbattimento più recente, senza dimenticare che si opera in maniera identica in aree non troppo lontane in cui i mufloni giungono dalla Val di Fassa.