L’uomo, appassionato di caccia, custodiva tre pistole nella casa della madre, spostandole in una residenza di campagna e conservandole in un cassetto chiuso. Due giorni dopo il trasloco, però, si era verificato un furto con la conseguente contestazione dell’omessa custodia colposa. In base a quanto stabilito dal Tribunale, l’uomo avrebbe dovuto denunciare il trasferimento delle armi al nuovo domicilio entro 72 ore, ma visto che il furto è avvenuto prima di questo termine, non c’è stato proprio il tempo materiale per provvedere.
Ecco perchè il ricorso è stato accolto, senza contestare l’omissione: tra l’altro, i giudici hanno tenuto conto anche della maturità dell’ingegnere e dell’assenza di abusi dell’arma. In parole povere, il divieto di detenzione delle armi, l’ordine di cessione a una armeria e la revoca e il ritiro cautelare del porto di fucile uso caccia sono apparsi sproporzionati rispetto a quella che era stata considerata una violazione.