WWF e Gruppo di Intervento Giuridico Onlus hanno deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna contro il calendario venatorio isolano relativo alla stagione 2019-2020. Ecco il testo del loro comunicato: “Nonostante una giurisprudenza ormai costante, il calendario venatorio regionale 2019-2020 della Sardegna prevede ancora folli carnieri senza alcun reale censimento faunistico che assicuri la sopravvivenza della specie faunistica oggetto di caccia.
E’ il caso del Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus): a fronte di un carniere potenziale giornaliero di n. 5 capi abbattibili e di ben 25 capi abbattibili nell’intera stagione di caccia per ognuno dei 35.987 cacciatori, è stato autorizzato un assurdo e inaccettabile carniere potenziale complessivo di ben 899.675 capi abbattibili. Tuttora in assenza di pianificazione faunistico-venatoria, senza alcun censimento faunistico, in palese contrasto con il parere tecnico scientifico (nota prot. n. 49150 dell’8 agosto 2019) dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) e senza sapere se nemmeno esistano 900 mila Conigli selvatici in Sardegna.
Nella riunione del Comitato faunistico regionale del 27 settembre 2019 è stata decisa anche la caccia a Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e Pernice sarda (Alectoris barbara) nei giorni di domenica 6 e domenica 13 ottobre 2019 con 2 esemplari di Lepre e 4 di Pernice abbattibili per ogni cacciatore, cioè un carniere complessivo di ben 71.974 Lepri e di 143.948 Pernici. I relativi censimenti faunistici non sono stati resi conoscibili nel corso della riunione del Comitato faunistico regionale che ha, conseguentemente, deciso al buio. Per difendere queste specie della fauna selvatica isolana poste in pericolo da assurde scelte filo-venatorie, WWF e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, grazie all’avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, hanno impugnato il calendario venatorio regionale 2019-2020 davanti al T.A.R. Sardegna chiedendone il parziale annullamento. I Giudici amministrativi saranno, quindi, chiamati ancora una volta a valutare l’operato della Regione autonoma della Sardegna in materia di tutela della fauna”.