Un nuovo decreto firmato dal governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ufficializzato l’ennesima proroga per quel che riguarda il divieto di caccia in diverse zone. Nelle aree che si trovano in provincia di Belluno, Vicenza e Treviso, infatti, non si potrà svolgere l’attività venatoria fino al 10 febbraio 2019. Si tratta dei territori che risultano essere ancora interessati dalla rimozione di schianti boschivi, frane o in cui sono presenti cantieri per ripristinare i danni provocati dal maltempo dello scorso mese di ottobre.
Il posticipo della ripresa è l’ennesimo delle ultime settimane, una situazione che ha spesso indispettito le associazioni venatorie locali. Il decreto regionale è stato varato per garantire la massima incolumità pubblica, oltre a evitare che ci sia il minimo intralcio alle operazioni di pulizia boschiva e al riassetto idrogeologico e infrastrutturale. Entrando maggiormente nel dettaglio del provvedimento, la caccia viene vietata nelle tre province venete fino a 500 metri dai boschi interessati da schianti, sia totali che parziali.
Lo stesso discorso vale per la distanza dalle frane e dalle aree operative. Una apposita cartografia pubblicata sul sito della Regione indica tutte le aree comprese. La provincia di Belluno e i Comuni interessati, dal canto loro, potranno proporre ulteriori restrizioni all’attività di caccia, al fine di prevenire possibili pericoli o intralci alle attività in corso.