Il Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia ha accolto il ricorso presentato da Lega per l’Abolizione della Caccia e OIPA Italia in merito a un’ordinanza del Comune di Isola Davarese, in provincia di Cremona. Si tratta della delibera che prevede l’abbattimento delle nutrie e che è stata annullata dai giudici per quel che riguarda i centri abitati. Questo vuol dire che i cacciatori possono entrare in azione legalmente soltanto nelle aree rurali, rispettando al tempo stesso date e orari fissi.
Il sindaco Gianpaolo Gansi aveva predisposto un accurato piano di contenimento dei roditori, ma ora dovrà attenersi alla legge regionale e ai piani provinciali. Il comandante della Polizia Provinciale, Carlo Caromani, si è detto favorevole alla sentenza: l’organo si occupa del coordinamento di questa attività e da tempo i cacciatori si sono rivolti ai comuni per avere delle ordinanze ad hoc.
Lo stesso Caromani ritiene che l’utilizzo delle armi da fuoco dia scarsi risultati rispetto alle trappole. Tra le altre proposte che sono state avanzate c’è quella di un riconoscimento di tipo economico ai soggetti abilitati che abbattono le nutrie, una sorta di taglia su questi animali.