Lo scorso 24 maggio il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha sancito la sospensione degli interventi di controllo della volpe in tutto il territorio regionale. I giudici sono stati interpellati dal ricorso della LAV (Lega Anti Vivisezione) contro la delibera numero 696 di quasi un anno fa con cui la Giunta Regionale della Toscana aveva approvato il piano per il periodo 2016-2018.
Il ricorso è stato accolto nella parte in cui si parla delle aree di intervento indicate dal parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). In particolare, i prelievi limitati alle aree di produzione della selvaggina o di immissioni di popolazioni destinate ad autosostenersi non sono risultati in linea con le indicazioni dell’istituto stesso.
Le aree sono state considerate troppo grandi per quel che riguarda il territorio regionale: si sta parlando di ZRC, ZRV, aziende faunistico-venatorie, centri privati di riproduzione di fauna selvatica, singoli allevamenti di bassa corte. Il piano della Regione Toscana per il controllo della volpe è stato quindi giudicato privo di motivazione e istruttoria in merito alla problematica centrale, vale a dire la consistenza della specie sul territorio regionale. L’Ambito Territoriale di Caccia di Siena ha dato notizia di questa sentenza per informare della sospensione.