Mancata sospensione
Il giorno 7 dicembre è stato depositato al TAR Sicilia l’ennesimo ricorso per motivi aggiunti, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione della efficacia, di vari decreti relativi al vigente Calendario Venatorio 2023-2024, da parte degli ambientalisti ancora più ostinati dopo che le stesse identiche motivazioni erano state respinte in data 27/11/2023 dal CGA Sicilia.
Arroganza ambientalista
Il provvedimento del Presidente della Sezione Terza del TAR di Palermo, anche questa volta non si è fatto attendere, anzi facciamo sommessamente notare che è stato eccezionalmente firmato nella giornata festiva dell’8 dicembre e pubblicato il giorno successivo, di sabato e durante il ponte festivo dell’Immacolata, segno che a tale arroganza ambientalista si debba obbligatoriamente mettere un freno.
Le prossime date
Il provvedimento, nello specifico esamina e respinge le istanze cautelari presentate dalle associazioni ricorrenti, con rilevante inammissibilità di alcune di esse e fissa la camera di consiglio per la trattazione collegiale per il 10 gennaio 2024. Per cui, con questa ulteriore sconfitta delle Associazioni Ambientaliste, la caccia continua senza interruzioni sino alle seguenti date:
10/01/2023 – Camera di consiglio del TAR, per la trattazione nel merito del ricorso appena citato;
17/01/2023 – Camera di consiglio del CGA, per la trattazione nel merito del ricorso del 22/11/2023 (fonte: Arci Caccia).