Le associazioni avevano espressamente chiesto la sospensione del decreto in cui era presente il calendario come oggetto. L’esame condotto dai giudici ha portato gli stessi a ritenere il ricorso privo di fumus bonis iuris, vale a dire la presenza di un presupposto per ottenere un provvedimento cautelare. Il TAR ha comunque giudicato condivisibili le motivazioni espresse nel decreto 1976 del 2017, senza dimenticare le specifiche peculiarità del clima e della fauna in territorio siciliano.
Il ricorso è stato quindi respinto. Diverse associazioni venatorie si erano costituite in questa situazione per ottenere una sentenza favorevole. Il calendario venatorio dell’isola ha previsto l’inizio della stagione 2017-2018 domenica scorsa, dunque tre giorni fa, mentre la conclusione è prevista per il 31 gennaio del 2018.