Nel corso della giornata di ieri, venerdì 3 novembre 2017, il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo ha deciso di accogliere le richieste di diverse associazioni animaliste e ambientaliste contro la caccia nelle isole siciliane di Marettimo (Egadi) e Salina (Eolie). Si tratta dell’attività venatoria autorizzata dall’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole lo scorso 19 settembre: Legambiente, LIPU e WWF hanno lamentato la violazione del piano faunistico venatorio e il divieto di caccia perenne, con i giudici che hanno dato ragione a queste associazioni.
Secondo i ricorrenti, inoltre, è stata in questo modo ripristinata la tutela della fauna locale. Il 29 novembre, inoltre, lo stesso TAR palermitano dovrà esaminare un altro ricorso ambientalista, per la precisione quello che chiede l’annullamento della caccia nelle isole minori delle Egadi, Eolie e Pantelleria (in questo caso è stata lamentata la mancata acquisizione dei pareri del’ISPRA).
Il decreto dell’Assessore Antonello Cracolici prevedeva la possibilità di abbattere tre conigli al giorno dal 20 settembre al 30 novembre, mentre il periodo 1° ottobre 2017 – 31 gennaio 2018 era quello ammesso per le altre specie. Nel testo, poi, si può ancora leggere come l’attività venatoria a Salina debba essere regolamentata con uno specifico provvedimento. Infine, l’Assessorato non aveva consentito l’uso di munizioni a pallini di piombo all’interno delle zone umide come laghi, stagni, paludi e acquitrini.