Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha respinto la domanda di sospensione cautelare chiesta da WWF e LAC, che hanno presentato nei giorni scorsi ricorso contro la delibera della Giunta Regionale che approva il calendario venatorio 2018-19, denunciando delle presunte “palesi forzature di legge”. Il commento di Paolo Antognoni, numero uno della Federcaccia regionale, è ovviamente improntato alla soddisfazione: “È un primo successo dei cacciatori marchigiani.
Esprimo soddisfazione e ringrazio la magistratura che non si è lasciata influenzare dai consueti toni drammatici e allarmistici cui le sigle abolizioniste ci hanno ormai abituato ogni anno. Confido che nella discussione in Camera di consiglio fissata per il prossimo 12 settembre venga confermata questa linea.
Federcaccia regionale supportata dal nazionale si era subito attivata sul piano legale a tutela dei cacciatori e continuerà a seguire l’evolversi della situazione con la massima attenzione al fianco della Regione“.
L’associazione venatoria si era mossa per esaminare il ricorso di ambientalisti e animalisti contro il calendario proprio in queste ore e la sentenza dei giudici amministrativi ha confermato la bontà del lavoro svolto.
Il calendario marchigiano della caccia è stato giudicato più volte nel corso degli anni uno dei migliori del nostro paese, dunque la richiesta di sospensione è apparsa decisamente fuori luogo.