La scelta del TAR
Con provvedimento d’urgenza il Presidente del TAR Milano ha sospeso la delibera della Giunta della Regione Lombardia con cui era stato autorizzato il prelievo del Tordo Bottaccio dal 24 al 29 settembre solo da appostamento fisso. LA CACCIA AL TORDO BOTTACCIO RIPRENDERÀ DUNQUE IL 1 OTTOBRE. Peraltro nel ricorso notificato stamattina la LAC ha confuso il bottaccio con il Tordo sassello, e il Presidente del TAR ha prontamente seguito la traccia del ricorso, ma che si sia trattato di confusione, semplice refuso o di scarse conoscenze ornitologiche poco conta: HA DISPOSTO LA SOSPENSIONE DELLA DELIBERA E, PER L’EFFETTO, HA SOSPESO IL PRELIEVO DEL BOTTACCIO IN ESSA PREVISTO.
Specie non cacciabili
Verrebbe da pensare che non sia stata prestata la minima attenzione al provvedimento impugnato, ma solo al ricorso, prendendo per buoni anche gli strafalcioni palesi. Ma questa è una malignità: non sia mai che nelle aule di giustizia non si presti la massima attenzione. Quel che più deve preoccupare però è la motivazione: la caccia a settembre va chiusa per “la necessità di tutelare lo sviluppo biologico delle specie non cacciabili”. Il 20 ottobre il provvedimento sarà discusso in udienza, ma ormai sarà irrilevante.
Key Concept
Quel che è certo è che urge un intervento serio sull’ISPRA, che ormai suona come acronimo di “Istituto Superiore Prescrizioni Rigorosamente Atecniche”, perché secondo i Key Concept 2021 il Bottaccio sarebbe tranquillamente cacciabile dal 1 settembre e, allora, le prescrizioni vengono motivate con disturbo delle altre specie e con la possibilità di confusione con specie non cacciabili. I pareri dell’ISPRA per la prossima stagione ci daranno la misura del prossimo Governo in materia di caccia. Nel frattempo speriamo che i Bottacci, che hanno pazientato fino ad ora, non si decidano a migrare in massa proprio il 28 e il 29 settembre (Federcaccia Lombardia).