La Regione Lombardia aveva deciso di autorizzare un anno fa il prelievo, ricomprendendo nelle zone di interesse quelle nei pressi del Lago di Garda, tra i comuni di Salò, San Felice del Benaco e la Valtenesi, fino ad arrivare alle colline moreniche. La Regione aveva preso atto della crescita esponenziale e pericolosa delle volpi, quindi la caccia era stata “rispolverata” dopo ben otto anni dall’ultima volta.
L’intenzione era quella di coinvolgere 60 cacciatori, con qualifiche precise ed esperienza comprovata: inoltre era stato stabilito il coordinamento della Polizia Provinciale di Brescia, come avviene di consueto in questi casi. Non era stato comunque fissato un numero preciso di volpi da cacciare. Ora la Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) ha parlato di una vittoria della scienza e della legalità contro una “truffa ai danni della collettività”. Ora si attende un ulteriore riscontro da parte della Regione.