In particolare, non è stato compreso come sia stato superato il limite di tollerabilità per quel che riguarda la presenza del selvatico. Il ricorso di LAV e LAC, comunque, è stato bocciato in alcune parti. Ad esempio, non è stato ritenuto fondato dal TAR Lombardia nella parte relativa ai metodi ecologici prioritari, visto che si era proposta l’alternativa della sterilizzazione.
In aggiunta, i giudici amministrativi ritengono che il tiro selettivo in orario notturno con armi a lunga gittata e mediante i fari non sia sproporzionato rispetto all’obiettivo che è stato dichiarato nel piano. L’annullamento sostanziale farà senza dubbio insorgere le associazioni venatorie del posto che sono alle prese con l’emergenza cinghiali come in molte altre zone del nostro paese.