Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, ha difeso la caccia al daino e al capriolo in questo territorio. Come sottolineato in una nota stampa, il prelievo selettivo dei due ungulati può ripartire grazie alla recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. In particolare, i giudici del TAR si sono espressi con la pronuncia numero 27 del 2019, sancendo la legittimità del calendario deciso dall’ente locale e quindi tutti i relativi atti assunti.
Il pronunciamento era molto atteso, visto che l’attività venatoria era di fatto bloccata a causa del ricorso del WWF. La sospensione della caccia di selezione ai selvatici è stata ufficialmente revocata, dunque la ripartenza può avvenire in modo regolare, nei tempi e nei modi previsti inizialmente. L’assessore Cecchini ha anche sottolineato come sia in fase di valutazione il possibile recupero della restante stagione venatoria.
La Regione è in contatto con le varie associazioni venatorie per tentare di colmare la lacuna dei mancati abbattimenti che sono stati previsti dai piani. Entrando più nel dettaglio di quest’ultima precisazione, si sta parlando dei prelievi che non sono stati effettuati nel periodo compreso tra agosto e settembre scorsi.