La Commissione Europea aveva aperto una procedura proprio a tal proposito, in modo da accertare il rispetto della legge comunitaria. Le autorizzazioni relative agli appostamenti erano state poi sospese e c’era stata la richiesta di revocare i capanni acquatici a causa del loro impatto sulla migratoria. Ecco perchè i cacciatori proprietari dei capanni si sono rivolti al TAR, il quale ha bocciato l’istanza.
Proprio all’inizio di quest’anno, tra l’altro, l’Ufficio Territoriale Regionale aveva preso la sua decisione, vale a dire la revoca degli appostamenti presenti nel Lago d’Iseo: ai cacciatori era stato imposto di proseguire l’attività venatoria solamente sulla terraferma, rimuovendo allo stesso tempo i sei appostamenti acquatici.