È stata pubblicata l’ordinanza emessa dal TAR della Toscana inerente il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste e animaliste riguardante il prelievo venatorio delle specie Tortora, Moriglione e Pavoncella. Il TAR ha accolto, e quindi confermato l’istanza cautelativa, sospendendo l’efficacia delle delibere n° 785 e 786 del 02/08/2021 riguardanti nello specifico la caccia alla specie moriglione e pavoncella, fissando nel contempo la trattazione di merito, all’udienza fissata per il prossimo 2 marzo 2022.
La caccia alle specie di cui sopra rimane pertanto sospesa.
Riportiamo di seguito un estratto delle motivazioni espresse dai giudici della seconda sezione, in attesa della discussione di merito:
“Considerato:
a) quanto all’impugnazione della D.G.R. n. 691 del 5 luglio 2021 limitatamente alla cacciabilità della Tortora:
– che con sopraggiunta D.G.R. n. 943 del 13 settembre 2021 è stato vietato il prelievo della suddetta specie per la stagione venatoria 2021/2022, venendo così a cessare la relativa materia del contendere;
b) quanto all’impugnazione delle DD.GG.RR. nn. 785 e 786 del 2 agosto 2021, riguardanti, rispettivamente, la caccia alle specie Pavoncella e Moriglione:
– che le determinazioni regionali sembrano contrastare con le conclusioni raggiunte da questo stesso Tribunale nelle sentenze n. 848 del 30 giugno 2020 e n. 632 del 4 maggio 2021, riguardanti la cacciabilità delle specie in questione nelle precedenti stagioni venatorie;
– che appare dubbia l’idoneità del piano denominato “International Multi- Species Action Plan for the Conservation of Breeding Waders in Wet Grassland Habitats in Europe 2018 – 2028”, valorizzato dall’amministrazione nella delibera n. 785 del 2 agosto 2021, a fungere quale piano di gestione e a garantire che l’attività venatoria non spieghi effetti negativi sulla conservazione della Pavoncella;
– che neppure il complesso delle misure generali, adottate dalla Regione per l’organizzazione e la regolamentazione della caccia nel territorio regionale toscano, possa rendere superflua l’adozione del suddetto piano di gestione specifico;”
La vicenda che ormai si trascina da tempo, mette nuovamente in luce la necessità di una urgente approvazione dei rispettivi Piani di Gestione Nazionali, per le specie interessate (Fonte: CCT).