Secondo quanto si legge nella sentenza, le motivazioni addotte dalla Regione sono in palese contraddizione tra le finalità principali di tutela della vegetazione produttiva. I giudici ritengono sufficienti i sistemi già utilizzati, vale a dire i dissuasori acustici oppure visivi (incruenti) per proteggere gli oliveti che hanno una maturazione tardiva e con frutto pendente.
Non è stata considerata valida neanche la finalità della deroga, in quanto non contemplerebbe l’interesse dei cacciatori all’esercizio del prelievo venatorio. Abbattere gli storni potrà quindi avere dei risvolti penali in Liguria, anche se non mancheranno le polemiche. In effetti, la Regione ha ricordato come avesse ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA alla caccia in deroga, uno dei passaggi necessari per procedere col prelievo.